

ARTE CONTEMPORANEA E ARCHEOLOGIA
Residenza In-ruins 2023, Parco Archeologico di Sibari, Deposta di Traslochi Emotivi, con Giulia Currà e Danila Gambettola,‘ Foto: Akshay Mahajan.
About
Nato in Calabria e promosso da Associazione Archeofuturo dal 2018, In-ruins è un programma itinerante di residenze artistiche dedicato a esplorare l’incontro tra arte contemporanea e archeologia. Attraverso il temporaneo insediamento di artisti, curatori e ricercatori in prossimità di siti monumentali del Sud Italia, In-ruins ripensa il territorio a partire dal suo passato. Antiche rovine diventano luoghi di incontro, capaci di accogliere pratiche urgenti e dialoghi interdisciplinari, nel cuore di contesti periferici. Radicato in una prospettiva post-meridiana e mediterranea, il progetto mira a valorizzare non solo il patrimonio archeologico, ma anche i miti, le tradizioni e le storie delle comunità che da sempre lo abitano e lo custodiscono.
In-ruins è diretto da Nicola Guastamacchia (residenze) e Maria Luigia Gioffrè (sezione performance), con la curatela di Nicola Nitido. Dal 2023 la residenza è sviluppata in collaborazione con Fondazione Elpis, Milano.
![AnnaulJournal_[FondazioneElpis]_22novembre_Draft4.pdfINRUINS2 (2).jpg](https://static.wixstatic.com/media/23ab1a_6221f5cb85124f8b9248eb0cf99a2a16~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_694,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/23ab1a_6221f5cb85124f8b9248eb0cf99a2a16~mv2.jpg)
Come funziona
Negli ultimi anni, In-ruins si è affermato come uno dei programmi di residenza più innovativi e originali nel panorama italiano, grazie a un approccio sperimentale che intreccia arte contemporanea e archeologia. A differenza di molte iniziative simili, non abbiamo una sede fissa: ogni anno ci trasferiamo in una nuova località, scegliendo un sito archeologico diverso da cui partire. Questo formato nomade ci permette di attivare processi di ricerca artistica in contesti spesso marginali o complessi, mostrando come sia possibile generare riflessioni significative lontano dai centri consolidati. Ogni tappa del progetto si inserisce in un percorso in continua trasformazione, che crea connessioni tra geografie e temporalità distanti. Ogni edizione nasce da un progetto di ricerca pubblica, sviluppato insieme a istituzioni archeologiche locali. Le nostre call definiscono assi tematici precisi, che guidano gli artisti nell’esplorazione dei molteplici strati storici e culturali dei luoghi che attraversiamo.
Esploriamo orizzonti e pratiche situate e post-meridiane.
In-ruins è un progetto pilota e un modello sperimentale di buona pratica che mette in relazione arte contemporanea, patrimonio culturale e territori marginali, con un'attenzione particolare al contesto mediterraneo. Radicato nel Sud Italia, nasce in risposta alla carenza di istituzioni dedicate alla cultura contemporanea, attivando i siti archeologici attraverso la ricerca e la produzione artistica. La residenza valorizza storie locali e collettive, trasformandole in occasioni di riflessione e innescando un senso di orgoglio e appartenenza nelle comunità che ci ospitano. Attraverso la creazione di flussi economici sostenibili e l’elaborazione di alternative al turismo estrattivo, In-ruins dimostra come le aree periferiche possano diventare centrali nella ridefinizione del ruolo dell’arte nella costruzione di narrazioni mediterranee più inclusive e critiche.